Il Comando zona dell’Oltrepò Pavese é una sezione del Cln staccata della VI Zona Operativa Ligure e l’organico che ne fa parte è il seguente: - Comando Zona: Comandante Edoardo (Italo Pietra, di Genova); vice Comandanti Americano (Domenico Mezzadra, di Broni) per le « Garibaldi » e Gianni (Pietro Ridella, di Villanterio) per le « G. L. »; Commissario di Guerra Albero (On. Alberto M. Cavallotti, di Milano), vice Commissario Italo (Italo De Giacinto, di Udine); Capo di Stato Maggiore Paolo (Paolo Murialdi, di Genova); Comandanti del Servizio Informazioni e Polizia, Piero (Gianni Landini, di R. Emilia) per le « Garibaldi » e Mari (Mario Chiesa, di Voghera) per le « G.L. »; Capo del Servizio Sanitario Dr. Franco (G. Franco Gasperini di Verona) dapprima e Dr. Renzo (Carlo Rossignoli, di Crema) poi; Capo del Servizio di Intendenza Franco (Franco Costa, di Pavia). V i era inoltre un Ispettore Generale delle Formazioni Garibaldi in Lombardia, Riccardo (Alfredo Mordini). Dal Comandante di Zona, Edoardo, dipendevano: - Divisione Garibaldi « Aliotta »: comandata da Americano, con Ciro (Carlo Barbieri, di Pavia) quale vice comandante; Mascheroni (Angelo Giannini, di Pavia) commissario di guerra; Toni (Luigi Muratore, di Milano) capo di S. M. Era formata dalle seguenti Brigate Garibaldi: — Crespi, comandata da Ciro e Gim (Ernesto Gardella, di Voghera); — Capettini, comandata da Primula Rossa (Angelo Ansaldi, di Varzi); — Cornaggia-Staffora, comandata da Dino (Dino Ricotti, di Ponte Nizza); e contava su formazioni di G.A.P. e di S.A.P., nonché sul Gruppo dei Cechi (circa 40 uomini), tenuti come « riserva mobile ». - Divisione Garibaldi « A. Gramsci » - comandata da Maino (Luchino dal Verme, di Torre degli Alberi); con Alide come Commissario; Alfredo (Raffaele Mangiarotti, di Casteggio) e, poi, Marco (Franco Anseimi, di Milano) come Capo di S. M. Era formata dalle seguenti Brigate Garibaldi: — Togni, comandata da Kim (Lino Moroni, di S. Giulietta); — Casotti, comandata da Caifa (Mario Grassani, di Milano); — Tundra, comandata da Tundra (Tiziano Marchesi, di Lungavilla) e dal Battaglione Balladore, comandato da Nani (Giovanni Truffi, di Pavia). - Divisione G. L. « Masia » - comandata dal Cap. Giovanni (Giovanni Antoninetti, di Voghera); avente Nemo (Piero Campanella, di Genova) come Commissario; Carli (Franco Quarkri, di Voghera) come Capo di S. M. Da essa dipendevano le Brigate « G. L. » : — IV G. L. « Deniri » - comandata da Guido (Guido Dassori, di Roma); — V G. L., comandata da Pippo; — VI G. L. « Sterzi », comandata da Niro. - Brigata Matteotti « Valle Versa - D. Barni » - comandata da Fusco, con Piro (Pietro Rossi, di Milano) quale Commissario e Penna Nera quale Capo di S. M. Era formata da 3 Brigate Matteotti: — Ia « Carini », comandata da Secondo (Secondo Gardella, di Stradella); — 2“ « Vercesi », comandata da Consuelo (Consuelo Malin- versi, di Zerbio); — 3a « Pizzi », comandata da Bruno (Bruno Camisasca) e da un grosso reparto di Slovacchi (oltre 500 uomini, tra cui 8 ufficiali unitisi a scaglioni alle forze partigiane fra il 23 febbraio ed il 18 aprile 1945). Oltre alle formazioni regolarmente inquadrate nel Comando Zona ed operanti militarmente, alla luce del sole, sulle montagne dell’Oltrepò, vi erano numerose altre piccole formazioni cosiddette « di pianura », che dipendevano, se si può usare la parola, strategicamente dallo stesso Comando Zona, ma che combattevano ancora clandestinamente nei territori occupati dal nemico. Il quadro dato più sopra riflette non tanto una situazione iniziale, alla data del 6 febbraio 19 4 5, quanto piuttosto, quella che si presentava alla vigilia della Liberazione. L ’inquadramento e lo smistamento delle formazioni era fatica di tutti i giorni e l’organico poté dirsi completo solo a metà aprile.