Partigiani della Brigata Cichero, guidata da Gianbattista Lazagna, si nascondevano nel bosco sul versante settentrionale del monte Cordona, in linea d'aria sopra al paese di Sant'Ilario, in prossimità del torrente Lentro, dove scavarono dei piccoli anfratti nel terreno in cui nascondersi in caso di rastrellamenti; si accedeva ai mini-rifugio tramite un’ apertura di pochi centimetri che veniva poi coperta e resa invisibile con pietre e foglie.
La SAP (Squadra di Azione Patriottica) di Sant’Ilario era la Brigata Pittaluga; di ispirazione Libertaria contava 36 componenti.
Numerosi furono gli attacchi aerei e navali delle forze alleate che in tal modo cercavano di tagliare le vie di fuga dei tedeschi; nel 1944 i bombardamenti si accanirono contro i ponti ferroviari di diversi paesi del golfo Paradiso; in particolare Recco fu praticamente rasa al suolo, tanto che la polvere dei detriti arrivò sino a S.Ilario; anche Bogliasco subì, il 17 Luglio 1944, un bombardamento aereo con una ventina di morti e più di 70 feriti. Sant’Ilario non subì né gravi perdite umane, né danni materiali rilevanti; soltanto alcune bombe isolate furono scaricate sul paese da un aereo solitario che gli abitanti soprannominarono ‘Pipetto’. I Tedeschi, dopo i bombardamenti aerei alleati che già semi-distrussero il ponte ferroviario e stradale di Bogliasco, nel novembre 1944, prima di ritirarsi, fecero saltare quello che restava del ponte e iniziarono proprio nel tratto di ferrovia di Sant’Ilario la sbullonatura e la rimozione dei binari ferroviari.
Il 25 Aprile 1945 anche Nervi fu liberata dall’occupazione nazista; la sera del 26 Aprile gli americani della 92°divisione Buffalo entrano in Nervi liberata.