Commissione per l'epurazione

  • Storia

    Dopo la caduta del fascismo, la commissione di epurazione fu un organo istituito con l'incarico di rimuovere dai loro incarichi le persone più coinvolte con il passato regime.
    Le "commissioni per l'epurazione", furono regolamentate dal decreto legislativo luogotenenziale del 13 settembre 1944, n. 198.
    Il Commissario proponeva le sanzioni alle "commissioni per l'epurazione", comminando sanzioni amministrative. Invece, per membri del Governo, delle Assemblee legislative o alti gerarchi, le sue proposte di sanzioni penali confluivano all'Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo: in tali procedimenti l'Alto commissariato aveva funzioni di pubblico ministero.

    Il Decreto Luogotenenziale n. 159 del 22 aprile 1945 regolamentò ulteriormente la materia.
    Secondo le statistiche ufficiali ci fu un gran numero di procedimenti aperti a carico dei funzionari, ma prevalse presto un atteggiamento meno rigoroso.
    Su proposta del ministro della Giustizia e leader del PCI Palmiro Togliatti fu poi prevista una amnistia generale.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_di_epurazione

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