La rivista "A Compagna. Dictis facta respondent", fondata il 21 gennaio 1923, ebbe immediato successo di adesioni, grazie ad alcune iniziative, come la rifusione del «Campanon de Päxo» e la ripresa delle cerimonie del «Confeugo». Visto il gran numero dei soci, venne deciso di pubblicare un periodico; così il 1° aprile 1928 uscì il numero 1 della rivista, in carta patinata di 56 pagine diretta dall'avv. David Chiossone, alla quale in seguito collaborò il dott. prof. Stefano Rebaudi. La Rivista ospitò le migliori firme di scrittori e giornalisti ed ebbe la particolarità di avere le copertine realizzate dai più illustri pittori e grafici.
Uscì ininterrottamente fino al n. 1 del 1933, quando cessò la pubblicazione probabilmente per ordini giunti dall'alto tenuto conto della diversa impostazione politica del regime.
Dopo la seconda guerra mondiale, distrutta la sede di via Ettore Vernazza, "A Compagna" riprese faticosamente il cammino fino al 1969 quando venne deciso di pubblicare un notiziario destinato gratuitamente ai soci. Il 2 aprile 1969 (data di autorizzazione del Tribunale) uscì il numero 1 diretto da Aidano Schmuckher. Era un periodico di quattro pagine ben diverso dalla precedente rivista. Successivamente fu diretto da Leonida Balestreri e da Vito Elio Petrucci. A partire dal 1974 venne deciso che la direzione fosse affidata al Presidente del Sodalizio; ciò consentì di dare una migliore impostazione al periodico che assunse la cadenza bimestrale con un numero di pagine variabile da 16 a 24. Alle scadenze decennali vennero pubblicati gli indici: l'ultimo è stato stampato e distribuito ai soci in occasione del trentesimo anniversario allegato al n. 6 del 1999.
I Bollettini, anche per la rilevante parte iconografica, costituiscono un interessante spaccato sulla società genovese e ligure, sia nei territori italiani sia in quelli esteri dove gli emigrati liguri si sono fortemente radicati, nei vari periodi della storia più recente. Attualmente il Bollettino viene pubblicato trimestralmente in 4 numeri all'anno.