Comandante della brigata partigiana 1° Compagnia Autonoma "Arditi", IV Zona Operativa Liguria.
Tenente carrista dell’esercito italiano, nei giorni dell’armistizio fa fronte ad una colonna tedesca che gli intima la resa e riesce a sganciarsi. A dicembre entra in contatto con gli esponenti antifascisti del gruppo di Vezzano Ligure (SP) con i quali predispone l’organizzazione della lotta armata nella zona tra la stessa Vezzano e la val di Vara. A Vezzano organizza, con Piero Borrotzu e il colonnello Giulio Bottari (Avvocato Rocca), un centro per l’arruolamento e la raccolta di informazioni.
A gennaio si unisce al reparto partigiano di Giustizia e Libertà organizzato a Torpiana di Zignago (SP) dagli azionisti Antonio Zolesio (Umberto Parodi) e Vero Del Carpio (Boia), entrando nella formazione guidata da Bottari. Ottiene il comando della compagnia del Battaglione (poi brigata) Val di Vara dislocata a Follo (SP). Dopo aver fatto parte della brigata GL Matteotti, nel febbraio 1944, a Monti di Lama nell'area di Zeri (MS), partecipa con Borrotzu e Prospero Castelletto (Baciccia) alla costituzione della brigata d’assalto Lunigiana
(poi Colonna GL). Gli viene affidato il comando di un reparto specializzato, la 1° Compagnia
Arditi, alle dirette dipendenze del Comando zona, che effettua temerarie azioni nella zona di Zignago fra le valli di Rossano e del Mangia.
Alla testa di una squadra di dodici partigiani, guida l’assalto contro la caserma della GNR sita nella frazione di Coloretta (Zeri), costringendo i militi alla resa e recuperando armi, munizioni
e viveri. Il 12 giugno, con quattordici uomini, disarma il presidio fascista di Sesta Godano (SP).
Dal mese di luglio passa con il comandante Del Carpio alla 1° divisione Liguria Picchiara ponendosi sempre al comando della 1° Compagnia Arditi. Nelle fasi che precedono la liberazione della città di La Spezia comanda una delle due colonne in cui vengono suddivise le forze inquadrate nella divisione Picchiara composta, oltre che da suoi uomini, da effettivi della 4° compagnia, dalla formazione guidata da Blandino Blandini (Tigre) e da alcuni reparti britannici.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.138