Fra Ginepro, al secolo Conio Antonio, nasce a Pompeiana (IM) il 07/04/1903. Entra nel convento francescano di San Barnaba a Genova a 25 anni, ed inizia l'attività giornalistica nel 1930 collaborando con "Il Giornale di Genova" sotto la firma di "Tugnolo", e scrive oltre 40 libri. Nel settembre 1935 si reca in Africa in qualità di cappellano militare della Divisione "Cosseria" e partecipa alla campagna d'Etiopia. La scelta militare non sembra causale, se si osserva che "Il Giornale di Genova" da cui scriveva era il quotidiano della Federazione del Partito Nazionale Fascista. Da esso aveva assorbito numerosi concetti quali quello della correttezza della guerra poichè basata sulla superiore civiltà italiana, anche se sembra rispettasse le popolazioni indigene. Durante il secondo conflitto mondiale si reca volontariamente in prima linea sia sul fronte francese che su quello greco e proprio in quest'ultimo, dopo un grave ferimento, viene fatto prigioniero. In seguito torna ad operare a Creta, in Egitto, in India ed in Arabia. Prima della fine del secondo conflitto mondiale torna in Italia in qualità di invalido ed aderisce alla Repubblica Sociale di Mussolini. Nella relazione redatta dopo una visita agli internati militari italiani in Germania, ove si fa inviare direttamente dal Duce, prova pietà per i compatrioti e per gli ebrei ivi sottoposti a pesanti umiliazioni ma nonostante ciò non si dissocia dal fascismo; il suo operato viene anzi citato dai biografi del Duce. Dopo la Liberazione viene imprigionato e poi assolto. More a Loano (SV) il 02/07/1962 a 59 anni.
Fonte: Un articolo dal bimestrale "Provincia di Imperia", numero e anno ignoti, traccia la sintesi della sua vita in un articolo intitolato "Fra Ginepro da Pompeiana: una figura contrastata" ed è reperibile nel Fondo Cln Imperia, busta I 112, fascicolo "Riva e Santo Stefano" conservato nell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova.