La Cooperativa Autotrasporti Partigiani "Buranello" era stata fondata a Genova nell'immediato secondo dopoguerra. La sede si trovava presso i cantieri navali di Sestri Ponente. Ne era intestatario Clemente Delfino (Bruno), ex comandante della Brigata Garibaldi "Buranello", VI Zona Operativa Liguria.
Nel Fondo "Villa Rossi - Sestri Ponente", busta 1, fascicolo 5 conservato presso l'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea -Ilsrec- di Genova, è reperibile documentazione dal 08/03 al 19/06/1946 complessivamente relativa al sequestro ed alla procedura di regolarizzazione di un camion, un Alfa Romeo 350, appartenente alla Cooperativa ma dalla proprietà non ancora ufficializzata per via della caotica ed incerta situazione post-bellica, che rende macchinosi gli accertamenti burocratici per riconoscere la legittima proprietà degli automezzi prima in uso all'esercito repubblicano o tedesco. Una comunicazione del 14/08/1946 dell'ufficio di Genova del Ministero dell'Assistenza Post-Bellica all'Anpi della città entra nel merito della questione; del testo si citano qui testualmente i passaggi più significativi.
"Nella lotta di Liberazione nazionale le formazioni partigiane sono venute in possesso di un certo numero di automezzi appartenenti originariamente a privati, alle forze armate italiane e tedesche o di altre nazionalità. A suo tempo il R.A.C.I. (?), con il consenso dell'A.M.G. (Allied Military Government, ndr), ha concesso la immatricolazione e la "consegna fiduciaria" con la iscrizione di soli fini amministrativi degli automezzi in questione.
Nell'interesse stesso degli attuali possessori degli automezzi, si presenta ora la necessità di definire la incerta posizione giuridica degli automezzi stessi. Pertanto il Ministero dell'Assistenza Post-Bellica ha disposto affinchè venga effettuato il censimento di tutti gli automotoveicoli attualmente in possesso di singoli o di Cooperative che non sono in grado di dimostrarne la legittima proprietà. [...] Si precisa che il censimento è relativo esclusivamente agli automezzi in possesso di partigiani, reduci ex-combattenti e mutilati. Queste categorie potranno beneficiare di speciali facilitazioni nel riscatto degli automezzi e sono quind direttamente interessate nel denunciare i dati richiesti [...]".