Corradi, Ernesto (Nettu o Nettù)

    Data di esistenza

    Data di nascita : 02/10/1894

  • Biografia

    Salito in montagna con i partigiani il 12 giugno 1944 con altri diciassette giovani di Torrazza e di Piani (IM), diventa comandante del 7° distaccamento della 9° brigata d’assalto Garibaldi, costituitasi in quel periodo al fine di unificare tutte le formazioni e le bande operanti nell’imperiese. Il 7° distaccamento nasce dallo smembramento del 3° distaccamento, comandato da Giacomo Sibilla (Ivan) e a Corradi e ai suoi uomini, che sono circa una sessantina partiti da Costa di Carpasio, viene affidata la zona operativa immediatamente antistante al confine italo-francese. Il 18 giugno 1944 partecipa allo scontro che segue l’attacco partigiano alla postazione tedesca di Carpenosa, mentre nel mese di luglio con i suoi uomini riesce a occupare Olivetta San Michele e a catturare il gerarca fascista Giavelli di Ventimiglia; nel frattempo il suo distaccamento viene incorporato nella 5° brigata della 2° divisione d’assalto Cascione. Data la posizione geografica in cui operano, Corradi e i suoi uomini entrano in contatto con i maquisards; vengono progettate alcune azioni in comune e durante il rastrellamento sul monte Grammond del 9 agosto, nel corso del quale i partigiani subiscono gravissime perdite, Corradi riesce a salvarsi anche grazie all’aiuto di alcuni combattenti francesi. Durante tale rastrellamento viene inoltre catturata sua figlia, salita sul monte per incontrarlo; il suo comportamento non convince i comandi partigiani della 5° brigata, che lo traggono in arresto come responsabile principale della pesante sconfitta. Scampato alla fucilazione, il 4 settembre Corradi passa in Francia insieme ad alcuni compagni e si unisce agli Alleati, nelle cui file combatte nello scorcio finale della guerra.

    Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, pp.141-142