Andrew Cunnigham (1883–1963) fu un illustre comandante della Marina britannica. Nacque a Rathmines, nella contea di Dublino, il 7 gennaio 1883. All'età di dieci anni fu mandato alla scuola navale Stubbington House, in Inghilterra, specializzata nella preparazione dei ragazzi per gli esami di ammissione alla Royal Navy. Nel 1897, Cunningham riuscì ad entrare in Marina nel ruolo di cadetto imbarcato sulla nave scuola HMS Britannia. Nel 1898, Cunningham ricevette il rango di aspirante guardiamarina e fu assegnato all'incrociatore di 2ª classe Fox, in servizio nelle acque sudafricane. Durante il febbraio del 1900 fu assegnato alla brigata navale, che intraprese azioni di combattimento a terra, a Pretoria e a Diamond Hill, durante la guerra anglo-boera. A dicembre del 1901, Cunningham fu assegnato alla corazzata HMS Hannibal. Nel 1902, seguì i corsi da ufficiale e fu promosso al rango di sottotenente. Nel 1903, fu inviato nel Mediterraneo nel ruolo di vice comandante del cacciatorpediniere HMS Locust. Nel 1904, Cunningham fu promosso a tenente e, quattro anni dopo, fu assegnato per la prima volta al comando di una nave, una torpediniera. Prima Guerra Mondiale: A partire dal 1911, e quasi fino alla fine della Prima Guerra Mondiale, Cunningham comandò il cacciatorpediniere HMS Scorpion. Nel 1914, lo Scorpion fu coinvolto nel tentativo fallito di intercettare e distruggere l'incrociatore da battaglia tedesco Goeben e l'incrociatore leggero Breslau, nel mar Mediterraneo. Nel 1915, l'HMS Scorpion partecipò alla campagna dei Dardanelli. Cunningham fu promosso al rango di comandante e ricevette il Distinguished Service Order per la sua condotta in battaglia. Nel 1918, Cunningham si distinse ancora una volta in azione mentre era al comando del cacciatorpediniere Termagant, parte della Dover Patrol. Tra il 1919 e il 1920, Cunningham comandò il cacciatorpediniere Seafire, servì nella squadra britannica operante nel mar Baltico e partecipò alla guerra civile russa. Per il suo valore, durante questo periodo fu promosso a capitano. Durante gli ultimi anni del secondo decennio del XX secolo, Cunningham completò gli studi alla Senior Officers' School e all'Imperial Defence College. Nel 1929, gli venne assegnato il comando della sua prima nave capitale: la corazzata HMS Rodney. Scoppio della Seconda Guerra Mondiale: Nel 1939, Cunningham fu nominato Comandante in capo della flotta del Mediterraneo. Issò la sua bandiera sulla corazzata HMS Warspite il 6 giugno del 1939. Uno dei suoi incarichi principali fu quello di garantire la sicurezza dei convogli diretti verso Egitto e Malta. Questi convogli erano estremamente utilli durante la guerra per la sicurezza di Malta, una piccola colonia e base navale britannica. Sebbene le due nazioni non fossero ancora in guerra, secondo Cunningham la principale minaccia della potenza navale britannica nel Mediterraneo era rappresentata dalla marina italiana, pertanto tenne la sua flotta in allerta, in attesa dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania. Nel giugno del 1940, le truppe tedesche occuparono la Francia. Churchill ordinò di impedire a qualsiasi nave francese di lasciare Alessandria, al tempo sotto il controllo britannico, in modo da evitare di farle cadere in mani nemiche. Cunningham dovette negoziare la smilitarizzazione e l'internamento dello squadrone francese composto dalla corazzata Lorraine, da quattro incrociatori, da tre cacciatorpediniere e da un sommergibile. I negoziati ebbero successo. La minaccia della marina francese era stata eliminata ma, proprio come aveva previsto Cunningham, la marina italiana scese in guerra e si rivelò molto pericolosa. Cunningham organizzò un'incursione aerea sulla principale base navale italiana di Taranto, facendo decollare gli aerei dalla portaerei HMS Illustrious. L'attacco iniziò l'11 novembre 1940, con il decollo di due ondate di aerosiluranti dal ponte della HMS Illustrious. La mattina successiva, l'Italia aveva metà della sua flotta fuori gioco. Battaglia di Capo Matapan: Grazie all'intercettazione e alla successiva decifrazione di una comunicazione italiana, Cunningham era a conoscenza dell'intenzione della marina italiana di attaccare gli squadroni britannici del Mediterraneo il 28 marzo 1941. Cunningham era consapevole che l'attacco aereo avrebbe indebolito la flotta italiana, così ordinò ai suoi aerosiluranti di intercettarla e di attaccarla. L'attacco si rivelò un successo: La corazzata italiana Vittorio Veneto fu danneggiata e costretta a fermarsi. L'ammiraglio italiano Angelo Iachino realizzò che la sua flotta era vulnerabile e senza copertura aerea, così ordinò la ritirata. Senza troppe sorprese, Cunningham iniziò l'inseguimento. Gli aerosiluranti britannici sfruttarono il momento per attaccare il Pola, un incrociatore di classe Zara. Iachino ordinò a uno squadrone di incrociatori e cacciatorpediniere di difendere il Pola dal massacro aereo. Il radar britannico di bordo individuò le navi nemiche alle 22:00 di quella stessa notte. Nessuna delle navi italiane era equipaggiata per il combattimento notturno, così le corazzate HMS Barham, Valiant e Warspite aprirono il fuoco su due incrociatori italiani a distanza ravvicinata, distruggendoli in soli 5 minuti. La sconfitta a Capo Matapan fu un altro duro colpo per la Marina italiana. Le perdite e i feriti dello schieramento italiano comprendevano tre incrociatori pesanti, due cacciatorpediniere e 2.400 marinai. Gli inglesi persero solo tre persone: l'equipaggio di un aereo abbattuto. La fine della Seconda Guerra Mondiale: Dalla fine del 1942 fino all'inizio del 1943, Cunningham prestò servizio sotto il Generale Dwight D. Eisenhower. Il 21 gennaio 1943, Cunningham fu promosso ad Ammiraglio della flotta. Nel febbraio del 1943, ritornò alla sua carica di Comandante in capo della Flotta del Mediterraneo e supervisionò le forze navali utilizzate durante l'invasione congiunta di Stati Uniti e Regno Unito in Sicilia durante l'Operazione Husky, l'Operazione Baytown e l'Operazione Avalanche. La mattina dell'11 settembre 1943, la Marina italiana si arrese. Nell'ottobre del 1943, Cunningham divenne Primo lord del mare e Capo di stato maggiore della marina. Come Primo lord del mare e membro del Comitato dei capi di stato, Cunningham fu responsabile della strategia generale della Royal Navy fino alla fine della guerra. Durante questo periodo, partecipò alle principali conferenza al Cairo, Tehran, Yalta e Potsdam, in cui gli Alleati discussero le strategie future, tra cui l'invasione della Normandia e l'impiego della flotta britannica nell'Oceano Pacifico. Alla fine di maggio del 1946, Cunningham si ritirò dalla sua carica di Primo lord del mare. L'Ammiraglio morì a Londra il 12 giugno 1963 e fu sepolto in mare al largo della costa di Portsmouth.