Partigiano attivo nei Gap di Genova, VI Zona Operativa Liguria.
Nel Fondo "Giannecchini-Toscano", busta 3, fascicolo n.8 conservato nell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea - ILSREC - di Genova, è reperibile copia statica di un rapporto sd redatto presumibilmente da Giusto Veneziani, capo dell'ufficio politico della Questura di Genova, al termine della sua laboriosa indagine sui partigiani genovesi e contenente nominativi e sintesi dell’operato di numerosi "ribelli" tra cui il Cuppi. in esso egli viene così descritto:
"E' responsabile di appartenenza al Partito comunista con compiti non bene definiti per quanto si ritengono importanti e attinenti alla zona del Porto; era in diretta relazione col Longhi (partigiano Aleandro Longhi) che è stato colui che ne ha fatto il nome al v.commissario Buccelli ed all'agente Mion. E' responsabile altresì di traffico di tagliandi falsi per generi alimentari razionati, tagliandi che egli ha dichiarato aver ricevuto da tale "Marietto" e di aver passato in parte alla Guagnini Geronima (partigiana). Dagli agenti che lo pedinavano è risultato in rapporti, oltre che con la Guagnini, con la sorella di costei a nome Maria, abitante in Sampierdarena, con certo "Riva" e con "Marietto. Il Cuppi ha dichiarato che trafficava con costoro in borsa nera, ma dato il fare circospetto con cui avvicinava i precennati -il che è stato osservato dagli agenti Mion, Tramontana, Travello e Delacà II- è senz'altro da ritenere che impartisse disposizioni o ricevesse notizie riguardanti l'organizzazione. Infine, in un cassetto del comò del Cuppi è stato rinvenuto un blocco matrice relativo a dieci azioni del Prestito comunista per la libertà, blocco che evidentemente esso Cuppi ha distribuito tra gli affiliati del Partito comunista".