Fratello del partigiano Nicolò Lino Dagnino (Manno). Dopo l’8 settembre si unisce ai primi nuclei partigiani occupandosi del recupero di armi e della loro manutenzione. Nel febbraio 1944 raggiunge la formazione di montagna che si era creata presso le Capanne di Marcarolo, al confine tra la provincia di Genova e quella di Alessandria. Aggregato alla 3° brigata Liguria, durante il rastrellamento della Benedicta riesce fortunosamente a salvarsi e, approfittando del buio, può raggiungere il quartiere genovese di Pegli. Individuato e catturato dalle SS nella sua abitazione, viene condotto al carcere genovese di Marassi e da lì alla Casa dello Studente, ove viene sottoposto ad interrogatorio. Ricondotto al carcere, la notte del 18 maggio 1944 viene prelevato insieme ad altri 58 prigionieri per essere fucilato, all’alba della mattina seguente, al passo del Turchino (GE).
Fonte: Dizionario della Resistenza in Liguria, F. Gimelli, P. Battifora (a cura di), De Ferrari Editore, Genova, 2021, p. 152
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