Vicecomandante dei distaccamento della Divisione Garibaldi "Coduri", VI Zona Operativa Liguria.
Giovane antifascista, nel luglio 1944 si arruola nelle file partigiane del Distaccamento "Zelasco" nella Divisione Garibaldi "Coduri". Distintosi durante gli scontri avvenuti ad agosto sul monte Penna, ove aveva effettuato un attacco a sorpresa che aveva costretto alla fuga una colonna nemica diretta sulla cima del monte Aiona, raggiunge presto il grado di comandante di distaccamento. Partecipa ai combattimenti di monte Tomarlo e guida la sua squadra nell’offensiva attuata a novembre su Santa Vittoria. Si distingue inoltre durante l’attacco nazifascista al Comando della brigata Coduri, la notte del 29 dicembre 1944, conclusosi con la messa in fuga del nemico.
Il 20 gennaio 1945, nel corso di un grande rastrellamento iniziato due giorni prima, viene catturato in seguito alla delazione di una spia infiltratasi nel Servizio Informazioni Politiche della Coduri mentre si trovava nascosto con i suoi uomini in una grotta nei pressi di Ossegna, presso Maissana (SP). Arrestato e rinchiuso nelle carceri della Casa littoria di Chiavari, viene fucilato il 15 febbraio 1945 nella rappresaglia della Squazza, nei pressi di Borzonasca (GE).
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p. 154