Tenente della 6° Brigata “Crosetti”-1° Divisione Garibaldi “Bevilacqua”, II Zona Operativa Liguria.
Lavora come apprendista tipografo a La Spezia. Chiamato alle armi nel febbraio 1944, viene trasferito a Oropa nel biellese in attesa di essere arruolato nella Divisione RSI San Marco. Il 30 marzo 1944 parte con un convoglio militare per la Germania, dove trascorre il periodo di addestramento nei pressi di Grafenwöhr. Alla fine di luglio rientra col suo battaglione in Italia e viene trasferito a Vado Ligure (SV) in una batteria antisbarco. Dopo vari tentativi, il 2 ottobre,
con altri sei compagni, riesce ad abbandonare la San Marco e, il giorno dopo, raggiunge le formazioni partigiane dell’alta val Bormida per entrare a far parte del distaccamento Bocci della 6° brigata garibaldina Nino Bixio. Partecipa ad azioni di guerriglia e di polizia partigiana contro spie fasciste.
Durante l’offensiva nazifascista di novembre contro i partigiani della II Zona, il 29 novembre il suo distaccamento è circondato da tedeschi e brigatisti neri sul monte Camulera; i partigiani resistono sino all’esaurimento delle munizioni poi tentano lo sganciamento, ma De Cicco viene colpito al ventre da una raffica di mitra e muore sul colpo.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p. 155