Raffaele de Courten nacque a Milano il 23 settembre 1888; nel 1906 entrò nella Regia Accademia Navale e nel 1910 venne nominato guardiamarina. Da ufficiale subalterno prestò servizio sulle corazzate Vittorio Emanuele e Benedetto Brin, prendendo parte alla guerra italo-turca del 1911/12.Allo scoppio della prima guerra mondiale si trovò destinato a bordo dei dirigibili della Regia Marina, partecipando nell'agosto 1915 a bordo dell'aeronave Città di Jesi al bombardamento della base navale austriaca di Pola; catturato in seguito all'abbattimento del dirigibile, venne rimpatriato nel 1917 con un contingente di infermi. Terminò il periodo bellico alla direzione dei Servizi Aeronautici di Brindisi, e per le sue attività di guerra venne decorato con una Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Nel periodo fra le due guerre de Courten fu al comando di sommergibili e cacciatorpediniere, e servì presso l'ufficio del Capo di Stato Maggiore Generale; dal 1933 al 1936 ricoprì la carica di addetto navale in Germania. Promosso contrammiraglio nel 1938, diresse l'Ispettorato Armi Subacquee, incarico nel quale collaborò alla preparazione delle prime azioni dei mezzi d'assalto. Nel grado di ammiraglio di divisione, tra l'agosto del 1941 e il marzo del 1943 comandò dapprima la 7° e poi l'8° Divisione Navale, partecipando a numerose missioni di guerra fra cui l'azione della "Prima Sirte" (dicembre '41) e la battaglia di "Mezzo Giugno" (1942). Per le sue attività di comando venne decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare e insignito dell'Ordine Militare di Savoia, mentre il governo tedesco gli conferì la Croce di ferro di seconda classe e la Gran Croce al Merito. Nominato Ministro della Marina nel governo Badoglio (27 luglio 1943) e Capo di Stato Maggiore della Marina (29 luglio 1943), Raffaele de Courten guidò la Forza Armata nei drammatici giorni dell'armistizio, adoperandosi con tutte le sue forze per non interrompere, nel periodo del trasferimento del governo a Brindisi, la continuità del comando. Nel difficile periodo della cobelligeranza e nel corso della preparazione del Trattato di Pace si adoperò con ogni mezzo per mantenere saldo ed integro il patrimonio spirituale della Marina, difendendone i legittimi interessi e le aspirazioni. In segno di protesta contro le condizioni imposte dal Trattato, che non ripagavano nel dovuto modo il leale atteggiamento tenuto dalla Marina al momento dell'armistizio, alla fine del 1946 l'ammiraglio de Courten rassegnò le dimissioni e chiese di essere collocato fuori servizio (31 dicembre 1946). L'ammiraglio Raffaele de Courten è morto a Frascati il 23 settembre 1978.