Studente, all’8 settembre 1943 è sottotenente nel Regio esercito a Lubiana, in Jugoslavia. Rientrato a Pietra Ligure (SV), a fine settembre prende la via dei monti e si dà alla macchia con gli inseparabili compagni Mario Lodo (Tury) e Italo Capurro (Lince) nelle valli del Tanaro e
del Bormida, fino a raggiungere, nella primavera del 1944, Valcasotto, nei pressi di Garessio (CN), dove si trovano centinaia di ex militari e grosse organizzazioni partigiane.
Grazie al grado rivestito nell’esercito, diventa vicecomandante di una settantina di uomini
con il compito di difendere la valle da attacchi nemici. Dopo un massiccio rastrellamento De
Vincenzi si sposta nei pressi di Pietra Ligure ed entra a far parte della brigata Tom, comandata da Tommaso Carpino, della quale è nominato vicecomandante con il nome di battaglia Kid.
Suo ruolo è anche quello di amministrare il comune di Giustenice. Un rastrellamento e un
breve scontro armato con soldati fascisti fanno disperdere la banda. Successivamente aderisce al distaccamento Silvio Torcello, costituito da poco, della 3° brigata Garibaldi Libero Briganti dislocato tra le strade di Toirano, Bardineto e Albenga, con il quale rimane fino al giorno della Liberazione, diventando ufficiale alle operazioni. Autore di numerose pubblicazioni sulla lotta partigiana nel savonese, nel 1972 scrive, insieme a Rodolfo Badarello (Rudi), il volume Savona insorge. Fatti, cronache, avvenimenti, lotta partigiana nel savonese dal 1921 al 1945. Fondatore dell’Istituto storico della Resistenza di Savona, è stato membro del comitato direttivo dell’Istituto per molti anni e dirigente dell’Anpi.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, pp.157-158