Nato in provincia di Alessandria, ma poi residente con la famiglia ad Albenga, apprendista meccanico, raggiunge giovanissimo i partigiani garibaldini in montagna nel settembre 1944. In un primo tempo viene impiegato come staffetta, poi anche in azioni di combattimento. Nel marzo 1945 è dislocato con il distaccamento Agnese, della divisione Bonfante, nei pressi di Trovasta, in una località strategica per il controllo della strada che collega Pieve di Teco con Ponte di Nava. Sorpreso dai nazifascisti durante un rastrellamento all’alba del giorno 27, viene catturato al termine di un aspro combattimento e tradotto a Pieve di Teco insieme ad altri nove compagni. Interrogato e percosso, non fornisce tuttavia alcuna informazione ai suoi aguzzini. Il giorno successivo tutti i prigionieri vengono fucilati lungo la sponda del torrente Arroscia. Medaglia d’oro al valor militare.