Diodati, Arrigo, (Franco)

    Data di esistenza

    Data di nascita : 25/5/1926

  • Pseudonimo, nome assunto

    Franco

  • Luogo di nascita

    La Spezia

  • Biografia

    Nato in una famiglia animata da profondi sentimenti antifascisti, emigra con la famiglia in Francia, dove entra in contatto con l'ambiente degli esuli politici italiani e con alcuni esponenti del mondo sindacale francese. Quando il Paese viene invaso dalle truppe tedesche, ancorché giovanissimo, collabora subito con il maquis, fornendo un prezioso contributo nel trasporto di armi, munizioni e materiale propagandistico. Dopo l’8 settembre torna in Italia per partecipare alla lotta di Liberazione, diventando un animatore del Fronte della gioventù, dapprima a La Spezia e poi a Genova. Nel 1944 diventa vice commissario politico del Comando generale delle brigate Sap di Genova, ma la sua attività clandestina viene bruscamente interrotta il 27 dicembre dall’arresto nella sede di via Polleri. Condotto alla Casa dello studente, viene interrogato e più volte torturato, quindi tradotto al carcere di Marassi. Il 23 marzo 1945 viene portato a Cravasco per essere fucilato per rappresaglia insieme ad altri diciannove compagni. Ferito soltanto al collo, si finge morto rimanendo immobile per ore sotto i corpi dei compagni. Riesce quindi a raggiungere i partigiani della zona e a unirsi agli uomini della brigata Pio, della divisione Mingo, nelle cui file prende poi parte alla liberazione di Voltaggio e della valle Scrivia. Tra le sue molteplici attività del dopoguerra ricordiamo che è stato nel 1957 tra i fondatori dell’Associazione ricreativa culturale italiana (Arci), nel 1958 segretario nazionale e quindi presidente onorario. L’11 maggio 2007 il sindaco di Genova gli ha conferito il “Grifo d’oro”, la massima onorificenza cittadina.

    Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari, Genova, 2021