Distaccamento Rissotto Sip

  • Storia

    Nel fondo FG, secondo versamento, busta 4, fascicolo n.4 "VI zona. 3° divisione Pinan Cichero comando SIP" è reperibile un documento privo di data redatto dal distaccamento Sip Rissotto, appartenente alla IV divisione garibaldina Pinan Cichero nella VI zona operativa, e indirizzato al comando Sip divisionale con oggetto l'esecuzione di un brigatista. Vi si legge: "Ci perviene dal campo prigionieri un rapporto nel quale è detto che la mattina del 18 corrente un prigioniero di nome Pasquero Bruno, già appartenente alla Brigata Nera, ha tentato di fuggire mentre si recava a far legna nel bosco. Raggiunto è stato passato immediatamente per le armi". Vi appaiono le firme dattiloscritte del commissario politico "Sirio" e del comandante militare "Marcus".
    In un documento datato 23/4/45 del Sip Rissotto si trova un verbale di interrogatorio dell'ex maresciallo Bobini Domenico. Il Bobini desiderava entrare nelle formazioni partigiane ma non conoscendo nessuno che potesse indirizzarlo si è rivolto alla signora Maria Pernigotti di Tortona; lei, avendo già inviato ai partigiani un sottufficiale della Gnr sergente Moro, lo ha aiutato. Organizzati una serie di appuntamenti, il Bobini è infine stato portato al posto di blocco partigiano in val Curone. Segue la sua ammissione di aver fatto parte del Pnf e del Pnr unicamente in quanto la sua condizione finanziaria è sempre stata difficile e l'unica fonte di reddito era il servizio militare; dichiara di non aver mai partecipato ai rastrellamenti. Vi è una firma manoscritta del Bobini.
    Nel documento datato 24/4/45 redatto dal Sip Rissotto e indirizzato al responsabile Sip della Brigata Arzani, "Ulno", l'oggetto è la richiesta di oggetti e merce trattenuti dal Distaccamento Ragazzi al prigioniero Quarta Francesco: il Quarta, al momento della cattura, ha dichiarato il possesso di un paio di scarpe, una pezza di stoffa, pezzi di paracadute e una camicia; essendo stato rilasciato, è in diritto di riavere i beni. Si annota di aver costantemente ribadito con varie circolari la regola da seguire in casi analoghi ma tali regole non si seguono mai; si ripete che le cose requisite vanno segnalate immediatamente al comando Sip. Seguono minacce di ulteriori misure se ciò si ripeterà; vi è la firma dattiloscritta del commissario "Sirio".
    In un documento datato 24/4/45 redatto dal Sip Rissotto vi è un verbale d'interrogatorio al prigioniero Giovanni Slitten, bersagliere della Divisione Italia I° battaglione. Inviato in Francia nel '43 come civile dal governo Badoglio, dopo un mese fu inviato dai tedeschi nel '43 al campo di lavoro di Marsiglia e poi al campo di concentramento Forte Kronprinz sulla Linea Maginot. Essendo la vita qui insostenibile, accettò di entrare nelle Forze armate Repubblicane come proposto dalle autorità italiane e tedesche. Partecipò al rastrellamento di varano Marchesi, senza sparare in quanto adibito al servizio di blocco. Il 16/1/45 fuggì dal reparto in occasione di un foglio di viaggio rilasciatogli e venne catturato in divisa a Sale (AL); si giustifica dicendo che ha mantenuto la divisa anche dopo la fuga solo per poter viaggiare, ma una nota sostiene che questa sia una frottola. Vi è la firma manoscritta dello Slitten. 
    In un documento datato 24/4/45 redatto dal Sip Rissotto vi è il verbale d'interrogatorio del prigioniero Gravina Nicolò, ex appartenente alla Grf finora in servizio nel Nucleo provinciale economico di Polizia della provincia di Alessandria. Si dichiara colpevole di aver minacciato un giovane di fargli avere seccature dalla Brigata Nera, in quanto offeso da costui per un presunto maltrattamento della moglie del Gravina, andata a raccogliere castagne nel bosco del giovane; respinge invece l'accusa di aver chiesto 10mila lire o 8 kg di lardo alla ditta Salvarezza di Tortona, in quanto la merce sequestrata era già stata consegnata al Comando. All'accusa di aver preteso farina e alimenti dai mulini di alcuni paesi dell'alessandrino risponde che vi si è recato ma solo per evitare loro problemi che sarebbero derivati dalla visita di una commissione annonaria tedesca o della guardia di finanza; i contadini, grati, gli avrebbero fatto questi regali. Segue firma manoscritta del Gravina.
    Infine il documento datato 24/4/45 redatto dal Sip Rissotto presenta l'interrogatorio del prigioniero Quarta Francesco, cameriere del distaccamento Leone Bogani della X Flottiglia Mas a Montorfano (CO); dichiara di non essere militare e di essere lì impiegato unicamente perchè essendo della classe 1914 voleva sfuggire al servizio di lavoro obbligatorio in Germania; non ha mai svolto attività politiche o militari. Segue una nota interna che ritiene veritiera la sua deposizione, e il prigioniero viene liberato. Vi sono le firme dattiloscritte del commissario di Guerra "Sirio", del comandante distaccamento "Marcus" e la manoscritta del Quarta.
    Nel fondo AM, busta 11, fascicolo n.15 "Divisione Pinan Cichero. Brigata Arzani. Sip. Azioni militari, di polizia" sono reperibili numerosi documenti prodotti dal Sip Rissotto che riguardano in maggioranza requisizioni ed esportazioni in segreto di arrmi ai tedeschi, conflitti a fuoco con i tedeschi come il 21/11/44 quando si feriscono gravemente due nemici durante l'arresto di un fascista; una relazione del 9/12/44 del Sip Rissotto sul combattimento svolto dal Rissotto stesso presso Viguzzolo, quando con tre autocarri bloccò il paese asportando dall'ammasso fascista 119 quintali di grano destinato in Germania.