Il distaccamento nasce a seguito del trasferimento del battaglione alpino Vestone alle forze partigiane, che avviene a Gorreto (val Trebbia, in provincia di Genova) il 4 novembre 1944 e fa parte della 58ª brigata Oreste.
Inquadrato nella divisione alpina Monterosa, giunta in Liguria dalla Germania a fine luglio 1944, il battaglione Vestone il 25 agosto si insedia a Gorreto, località della val Trebbia ai piedi del monte Alfeo, già sede del comando della divisione Cichero. Sottoposti a ripetute azioni di disturbo, imboscate, improvvisi attacchi da parte dei partigiani della brigata Jori, gli alpini del Vestone sono altresì oggetto di una intensa opera propagandistica tesa a favorire la loro diserzione o passaggio nelle fila della Resistenza. Preceduta il 10 ottobre da un incontro tra Giovanni Battista Canepa (Marzo) e il maggiore Cesare Paroldo, comandante del battaglione, la riunione del 4 novembre, presente Aldo Gastaldi (Bisagno), sancisce il trasferimento del battaglione, con la relativa dotazione di armi ed equipaggiamento, alle forze partigiane, poi ufficializzato a Gorreto da una breve cerimonia militare. Gli alpini del Vestone vengono destinati alla brigata Oreste in val Borbera, alla brigata Giustizia e Libertà operante nella zona di Bobbio (Pc) e a un nuovo distaccamento della brigata Jori a Ponte Organasco, in provincia di Piacenza, che prende appunto il nome di battaglione Vestone, comandato da Giuseppe Terrabusi, Renzo. Ad alcuni di loro, soprattutto veneti e trentini, è concesso però di fare ritorno alle proprie case. Il bilancio finale è di trecento alpini disertori, centoventi dei quali resteranno a combattere al fianco dei partigiani sino alla Liberazione.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari, Genova, 2008