Le Sap (Squadre di Azione Patriottica) sono gruppi organizzati nell’ambito della Resistenza italiana,
Le Sap, formate per ogni nucleo da circa 15-20 elementi ciascuno (ma la cifra è tendenziale), nascono, basandosi fondamentalmente sulle direttive del Comando generale delle Brigate Garibaldi, soprattutto nell’estate del 1944 (sebbene nuclei di tipo sappista agiscano, indipendentemente dalla direttiva citata e quindi non necessariamente legati all’area ideologica garibaldina, già molto prima).
L’obiettivo delle Sap non è quello di mettere in atto azioni cui sia connesso necessariamente o tendenzialmente l’uso delle armi, ma quello di svolgere delicate e molteplici azioni di collegamento tra la città e le formazioni partigiane in montagna (compreso l’avviamento ai monti di giovani renitenti alla leva di Salò), di assicurare la comunicazioni di notizie e il trasporto di materiale clandestino (stampa, volantini, armi) nelle stesse città, all’interno delle fabbriche e fra le varie fabbriche, di sensibilizzare politicamente a favore della Resistenza l’opinione pubblica e i giovani chiamati dalla R.S.I. alla leva obbligatoria, di sorvegliare gerarchi fascisti e ufficiali tedeschi, di scoprire le spie provvedendo talvolta ad eliminarle, ma anche segnalandole opportunamente a gruppi armati di Resistenza.
Le Sap hanno ampia diffusione nei centri urbani e nelle campagne di buona parte del Nord costituendo una sorta di bacino di riserva anche per i reparti armati ai monti.
Nello spezzino azioni in qualche modo assimilabili a quelle tipiche delle Sap si svolgono subito dopo l’8 settembre 1943, ad esempio cercando di raccogliere le armi abbandonante dai soldati o di sottrarle dai depositi nell’Arsenale M.M., per portarle via ai tedeschi e fascisti, in vista di un utilizzo successivo di esse.
In tale attività si distinguono all’inizio elementi che si autodefiniscono “Organizzazione clandestina militare patriottica” e che si trasformeranno poi in Sap, aderendo a “Giustizia e Libertà”. Questi elementi appartengono alle Forze Armate (Marina, Esercito ed Aeronautica); nel caso dell’Arsenale M.M., vanno citati tuttavia anche i Vigili del Fuoco.
Nell’agosto 1944 le Sap spezzine raggiungono un’organizzazione abbastanza efficiente, risultando collegate al C.L.N. e al Comando Ia Divisione Liguria che in seguito diventerà Comando della IV zona operativa.
Le zone in cui le S.A.P. si articolano e cui corrispondono quattro Battaglioni, per come tendenzialmente li troviamo anche nell’elenco dei riconoscimenti ufficiali, consultabile a parte, sono:
I Zona: alla sinistra del fiume Magra fino alla confluenza di esso con il Vara e a sud fino al centro di Sarzana
I° Battaglione S.A.P.
II Zona: dalla sponda del Magra alla via Aurelia fino al Termo; da Ferrarezzola (vicino all’OTO Melara) fino a Sud del Muggiano con centro ad Arcola
II° Battaglione S.A.P.: Arcola, Baccano, Termo, Pitelli, Pugliola, Romito e Ressora sono località facenti parte tutte della II Zona. Nelle S.A.P. arcolane abbiamo Ferdinando De Angelis morto poi nell’attraversare le linee il 13 marzo 1945, sostituito da Battistino Lucchetti, il quale ha come vice Euro Chiappini. Notevole risulta nelle S.A.P. arcolane la presenza di elementi militari: Michele Stretti, ufficiale dell’Aeronautica, Franco Ugolini, sottufficiale della San Marco, lo stesso De Angelis, ufficiale dell’esercito. Le S.A.P. arcolane il 1 maggio 1944 distribuiscono, nei presidi militari e in posti di blocco situati nel territorio arcolano e nella Bassa Val di Magra, volantini in lingua tedesca indirizzati ai soldati che combattono in Italia. Il 21 giugno 1944 appoggiano inoltre l’azione con cui viene affondato dentro il golfo della Spezia l’incrociatore “Bolzano” e un sommergibile tedesco. Fa parte delle S.A.P. di Arcola, in qualità di Comandante, anche Perroni Fausto, fucilato per rappresaglia a Ressora il 27 settembre 1944. Arcolani, aderenti alle S.A.P. e morti nel corso della Resistenza o per cause legate ad essa sono: Baudinelli Giovanni, Giampaoli Cimedonte, Landi Ferdinando, Landi Lorenzo
III Zona: copre gli abitati di Muggiano, S.Bartolomeo, Pagliari, Fossamastra, Limone, parte orientale della Spezia (colline di S. Venerio, Carozzo) fino a Vezzano Ligure, con centro a Migliarina
III° Battaglione S.A.P.
IV Zona: parte occidentale della Spezia con le colline comprendenti Isola, Sarbia, Marinasco, Foce, Chiappa, Pegazzano, Marola, fino alle Grazie e a Portovenere
IV° Battaglione S.A.P.
Spesso i nuovi distaccamenti delle S.A.P., che man mano nascono, si chiamano prendendo il nome dai caduti per la causa della libertà.
http://www.isrlaspezia.it/strumenti/lessico-della-resistenza/s-a-p-squadre-azione-patriottica/