Don Sbarboro, Giacomo (Don Gigetto)

    Data di esistenza

    Data di nascita : 07/06/1902

  • Pseudonimo, nome assunto

    Gigetto

  • Biografia

    Parroco di Temossi di Borzonasca (GE), dopo l’8 settembre 1943 entra subito in contatto con l’organizzazione partigiana fornendo aiuti e informazioni alla formazione di Cichero, appena
    giunta nel territorio parrocchiale. Nella sua casa trovano rifugio e conforto i partigiani feriti o provati da marce e scontri contro tedeschi e fascisti. Ospita spesso i comandi della Resistenza e le riunioni del Cln, inoltre gli sono affidati incarichi di collegamento con i gruppi di Chiavari. La sua attività di supporto alle formazioni insospettisce i fascisti di Vito Spiotta che lo pedinano e lo minacciano. Nell’aprile 1944 chiede ed ottiene dal vescovo di Chiavari il permesso di passare stabilmente, come cappellano, nelle formazioni partigiane. Si prodiga a fianco dei partigiani a Gorreto, Bobbio, alla colonia montana di Rovegno e a Fontanigorda; visita i reparti e tiene sermoni, celebra messe e accudisce i feriti. Durante il rastrellamento di agosto trova rifugio nella foresta di Brugneto, insieme ad alcuni quadri del Comando Zona. Nonostante sulla sua testa penda una taglia di centomila lire, decide di andare a celebrare messa a Temossi il giorno di Ognissanti. Informati da una spia, gli alpini della Monterosa con una squadra di tedeschi si dirigono su Temossi per catturarlo. Ma don Gigetto, avvertito in tempo, riesce a fuggire e a riprendere la sua attività pastorale e patriottica, che proseguirà sino alla Liberazione.

    Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.418