Ordinato sacerdote il 30 settembre 1915 presso il seminario di Sarzana, diventa cappellano del santuario di Soviore sulle alture di Monterosso, poi curato a San Bartolomeo e, nel 1927, parroco di Lavaggiorosso. Dopo l’8 settembre 1943 la parrocchia diventa rifugio per i partigiani e i giovani renitenti alla leva. Il 9 agosto 1944, imbattutosi in un gruppo di alpini del battaglione Morbegno della divisione Monterosa, padre Toso rivolge loro alcune domande, insospettendoli: ritenuto un informatore delle bande partigiane, viene quindi tratto in arresto. Né le preghiere dei suoi parrocchiani presso il podestà di Levanto, né le segnalazioni al vescovo di La Spezia, servono a salvargli la vita. Dopo un processo sommario, con l’accusa di spionaggio padre Toso viene condannato a morte: la sentenza è eseguita il 12 agosto, davanti all’ingresso della sua chiesa e alla presenza dei fedeli.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.449