Nel 1943 a Torino partecipò agli scioperi del marzo in Fiat, dove era operaia alle Fonderie Mirafiori. Iscritta al Pci; partigiana in Valle di Susa e organizzatrice dei "Gruppi di difesa della donna" a partire dall'ottobre 1943 e fino alla fine della lotta di Liberazione. Fu riconosciuta partigiana grande invalida con decreto del Presidente del consiglio. Nel periodo successivo si impegnò nell'Udi di Torino.