Magistrato di Savona, legato al Pda, dopo la caduta del fascismo inneggia alla libertà e subisce l’arresto da parte degli agenti dell’Ufficio politico della questura. Dopo una serie di ulteriori arresti e pressioni, nel luglio 1944 decide di fuggire e salire in montagna per unirsi alle
forze della divisione Giustizia e libertà Astengo, di cui diventa commissario politico. Il 30 dicembre 1944 viene sorpreso, insieme a un altro partigiano, da una pattuglia della Divisione San Marco. Nel corso del controllo dei documenti il compagno viene trovato in possesso di una
pistola: ne nasce una colluttazione e Drago viene colpito mortalmente da una raffica di
mitra.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.169