Partigiano combattente. dal dicembre 1943 all'aprile 1944 è con la formazione (autonoma?) del comandante "Franco" in valle Ellero (CN), dispersa nel rastrellamento di fine marzo 1944; comandava il distaccamento di Lurisia (CN). Dall'aprile 1944 è a Ventimiglia (IM) presso il monte Caggio con altri sei partigiani per organizzare una banda di sabotaggio alle comunicazioni. Nel maggio 1944, recatosi a Cuneo per rifornimenti di esplosivo tramite la formazione del comandante "Cosa" (?) in valle Pesio (CN), viene catturato dalle S.D. tedesche. Trascorre 40 giorni in carcere, poi trasferito al centro di raccolta del campo prigionieri di Ludwigshafen am Rhein in Germania. Riesce ad evadere e nel giugno 1944 raggiunge la formazione Giustizia e Libertà in valle Maira (CN). Nell'ottobre 1944 passa alla Divisione Garibaldi della valle Varaita (CN) e da qui è inviato, quale commissario politico, ad organizzare la 177° Brigata "Giovanni Barale" di Boves (CN). E' coinvolto nell'azione del Ponte di Ferro il 20/10/1944 e nel rastrellamento di Boves del novembre 1944. Nel febbraio 1945 passa al Comando VI Zona militare in qualità di vice-Capo di Stato maggiore e sopravvive ai rastrellamenti del marzo 1945 in valle Grana (CN), conquistando Dronero e Caraglio (CN) ad aprile. Il 23 aprile, intanto, avviene la liberazione di Cuneo.
Fonte: Un allegato sd intitolato "La Resistenza a Ventimiglia e l'attività dei reparti della V° Brigata Partigiana", contenente sintesi di tali informazioni, è reperibile nel Fondo Cln Imperia, busta I 114, fascicolo "Cln Ventimiglia" conservato nell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova.