Data di nascita : 15/1/1891
Dopo aver frequentato le scuole tecniche si trasferisce a Genova presso i fratelli e nel 1907 aderisce al Partito socialista, diventandone un militante molto attivo tra Liguria e Toscana. Pur animato da sentimenti pacifisti partecipa alla Prima guerra mondiale e viene decorato. Nel dopoguerra mostra subito un antifascismo intransigente e svolge attività politica come condirettore e poi direttore della pagina ligure dell’Avanti!, nonché come consigliere comunale nella giunta guidata dal sindaco Federico Ricci. Per le sue idee negli anni Venti subisce varie aggressioni squadristiche e nel 1926 viene condannato a quattro anni di confino. Negli anni Trenta è tra gli organizzatori dell’espatrio clandestino in Spagna dei volontari antifascisti, mentre durante la Seconda guerra mondiale si impegna, a partire dal 1942, nell’opera di ricostruzione del partito. Dopo il 25 luglio risulta tra i fondatori del Comitato dei partiti antifascisti, e dopo l’8 settembre prende parte alla lotta di Liberazione, rappresentando i socialisti nel Cln Liguria e adoperandosi per la costituzione delle brigate Matteotti. Arrestato il 27 dicembre 1944, dopo aver subito terribili torture alla Casa dello studente viene rinchiuso nella 4a sezione del carcere di Marassi. Liberato nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1945, raggiunge i compagni del Cln, divenendo il sindaco della Liberazione, carica che mantiene sino alla fine del 1946 quando gli succederà Giovanni Tarello. In qualità di primo cittadino genovese Faralli si trova a gestire una fase di transizione molto delicata, avviando la ricostruzione della città. Deputato all’Assemblea costituente e nelle prime tre legislature, riveste la carica di sottosegretario all’Industria e al Commercio nel terzo governo De Gasperi e di consigliere comunale dal 1945 al 1968.