Farina, Amilcare

    Data di esistenza

    Data di nascita : 10/04/1891

    Data di morte: 19/05/1974

  • Biografia

    Decorato con tre medaglie d’argento per la sua partecipazione sotto le insegne del fascismo, alla guerra di Spagna e comandante delle truppe da sbarco nelle Cicladi e in Corsica durante la Seconda guerra mondiale, all’8 settembre 1943 comanda la piazzaforte di Tolone in Francia. Catturato dai tedeschi e condotto a Vittel in Germania, dopo una lunga convalescenza aderisce alla RSI, rientrando nel marzo 1944 in Italia.
    A Parma è nominato comandante del Centro addestramento reparti speciali (Cars), costituito con lo scopo di formare reparti di antiguerriglia. Il 5 settembre 1944 sostituisce il generale Aldo Princivalle alla guida della 3° divisione fanteria di marina San Marco con comando situato ad Altare (SV). Una delle prime disposizioni del generale è quella di ridurre lo schieramento da 90 a 65 km spostandolo maggiormente verso l’interno, in modo da garantire maggiori possibilità di difesa e una più agevole ritirata. A seguito delle continue puntate partigiane e delle numerose diserzioni dei marò della divisione, Farina prende la decisione di creare un nucleo per la lotta antipartigiana riorganizzando e ricompattando, al tempo stesso, i reparti della San Marco. Per sua volontà viene creato il cimitero “Croci bianche” ad Altare per la tumulazione dei caduti della divisione e di altre formazioni della RSI. Iniziata, il 21 aprile 1945, la ritirata verso l’entroterra, il 30 aprile il generale si arrende al Cln di Alessandria procedendo alla smobilitazione della divisione. Processato dalla Corte d’assise straordinaria di Genova per collaborazionismo e condannato, il 27 giugno 1947, a 10 anni di reclusione, di cui 5 condonati, grazie all’indulto torna in libertà il 14 febbraio 1948, ottenendo la riabilitazione civile nel 1953 e quella militare nel 1956.

    Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.177