Dopo la Guerra di Etiopia il regime fascista andò incontro a cambiamenti significativi. Iniziò la fase dell'accelerazione totalitaria e la presenza del Partito nazionale fascista sulla società divenne più invasiva. Molti gerarchi non accettavano che l'educazione dei giovani non fosse gestita completamente dal partito, perché l'Opera nazionale Balilla era autonoma. Dopo molte discussioni, si decise di creare una nuova organizzazione, sottoposta al controllo del Pnf.
È per questo motivo che, al termine della guerra d'Etiopia, i fasci giovanili e l'Opera nazionale balilla furono uniti e convogliati nella G.I.L. (Gioventù italiana del littorio), a cui il legislatore (1937) rese possibile trasformare le associazioni sportive giovanili in vere e proprie società sportive autonome, finanziate dallo Stato oppure, avendo capacità giuridica, tramite sovvenzioni ed eredità.