Dopo la Liberazione tutti i partigiani avevano aderito ad un'unica associazione, l'A.N.P.I., retta da un consiglio composto dai rappresentanti delle varie formazioni che avevano operato in tempo di guerra (Brigate Garibaldi, Giustizia e Libertà, Autonome, Brigate Matteotti, Brigate Mazzini, cattoliche).
Ma già nel primo congresso nazionale a Roma, nel 1947, esplodevano le contraddizioni fra le diverse motivazioni che avevano ispirato la partecipazione alla Guerra di liberazione. Sostanzialmente tra quelli che volevano un'Italia libera in un regime democratico -parlamentare e la scelta dell'Occidente, e quelli che volevano anche qualcosa di più, una modifica radicale dello Stato, anche con mezzi decisi, e lo schieramento con l'URSS ed i regimi bolscevichi/post bolscevichi che si estendono a tutti i paesi dell'Est con il supporto dell'Armata Rossa.
Dall'ANPI, nel 1948, per primi uscirono i partigiani cattolici e gli autonomi che costituirono la Federazione italiana volontari della libertà (FIVL), presieduta dapprima dal generale Raffaele Cadorna jr, poi da Enrico Mattei, quindi da Paolo Emilio Taviani; seguì, l'anno successivo, nel 1948 la FIAP legata alle componenti di Giustizia e Libertà di Ferruccio Parri, presidente del Consiglio del primo Governo italiano dopo la Liberazione.
La FIAP, anch'essa informalmente nata nel 1948, venne costituita ufficialmente il 9 gennaio 1949 con la partecipazione di circa dodicimila partigiani, veterani della Resistenza, precedentemente iscritti all'ANPI, di cui non condividevano l'atteggiamento filo-sovietico, provenienti dalle formazioni:
Giustizia e Libertà - Partito d'Azione;
Brigate Matteotti – Partito Socialista Italiano e Partito Socialista Democratico Italiano;
Brigate Mazzini - Partito Liberale e Repubblicano;
Autonomi (molti soldati dell'Esercito che non avevano gettato le armi) ed alcuni partigiani delle formazioni Garibaldi;
Formazioni partigiane anarchiche e libertarie (ad esempio, quelle di Carrara con Ugo Mazzucchelli e il gruppo Bruzzi Malatesta di Milano.
Nel 2021 in occasione della Festa della Repubblica, la FIAP assieme ad altre nove associazioni partigiane e dei deportati (tra cui l'ANPI e la FIVL) ha dato vita al Forum della associazione antifasciste e della Resistenza, con lo scopo di perpetuare la memoria del valore della Guerra di Liberazione e dei valori costituzionali.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Federazione_italiana_delle_associazioni_partigiane