Capitano di corvetta, nonché vicecomandante del Comando marina di Genova negli anni della Rsi, il 18 agosto 1944 viene arrestato dalle Ss, congiuntamente al suo superiore, il comandante Carlo Unger di Löwemberg, con l’accusa di altro tradimento. Non si conoscono bene le circostanze dell’arresto, dato che alcune fonti fanno riferimento a un fermo avvenuto nei rispettivi uffici, mentre altre riferiscono che i due ufficiali furono convocati per telefono presso il Comando tedesco e qui arrestati con estrema brutalità. Sia Fellner che Löwemberg erano già da tempo sospettati di collusione con le forze della Resistenza e tenuti sotto osservazione, ma il fonogramma di Löwemberg diretto alla Capitaneria di Sanremo, con il quale si ordinava, senza averne facoltà, il ripiegamento delle forze di mare della Liguria di ponente in caso di uno sbarco anglo-americano nella zona, viene ritenuto una prova schiacciante di colpevolezza. Entrambi sono immediatamente processati presso il Comando marina germanico di passo Sant’Ugo a Genova da un tribunale composto esclusivamente da ufficiali tedeschi e presieduto dal comandante della Marina tedesca di stanza a Genova, Max Berninghaus, e condannati a morte per fucilazione. La sentenza viene eseguita alle prime ore del 19 agosto. Questa rapida esecuzione provoca le proteste delle stesse autorità fasciste: Mussolini scrive una lettera in proposito a Dönitz e la Kriegsmarine promuove un’inchiesta su questa controversa vicenda, accordando alle famiglie dei caduti un indennizzo.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2021