Ferroviere (Il), periodico

  • Storia

    Il giornale, organo sindacale dei ferrovieri, è espressione del Comitato d'agitazione di categoria del compartimento di Milano.
    La decisione di procedere alla pubblicazione del foglio è oggetto di discussione nelle riunioni del Cln dei ferrovieri fin dall'agosto 1944.
    In particolare caldeggiano l'iniziativa gli uomini del Pda, rappresentato nell'organismo da Benigno Marmori. La proposta non è subito accolta e solleva qualche obiezione da parte dei rappresentati comunisti. Superate le difficoltà, il giornale viene finalmente stampato nel febbraio del 1945. La sua uscita suscita però nuove polemiche, a causa del fondo dal titolo “Sindacalismo e sindacato” nel quale si sostengono tesi a favore dell'autonomia sindacale della categoria. Tale posizione rispecchia infatti la posizione degli esponenti del Pda, che escluso dall'accordo di unità sindacale sottoscritto da Pci, Psiup e Dc con il “Patto di Roma”, sostiene le storiche rivendicazioni autonomiste del sindacato dei ferrovieri.
    Il Pci è invece fortemente contrario a tale impostazione, tanto che si oppone alla distribuzione del giornale, chiedendone la distruzione. Dopo varie discussioni, in un primo tempo il Comitato di agitazione si dichiara a favore della diffusione del foglio, a condizione che nel numero successivo venga chiarito che l'articolo di fondo non rappresenta la linea dell'organismo, ma solo l'opinione del redattore. In seguito il comitato ritorna sulla decisione, stabilendo che le copie non ancora distribuite venissero distrutte.
    Sottotitoli del periodico: Organo del Sindacato Ferrovieri Italiani. Sezione compartimento di Milano

    Bibliografia:-Edio Vallini, Guerra sulle rotaie. Contributo ad una storia della Resistenza, Milano, Lerici 1964, pp. 89-96.
    Autore della scheda: Andrea Via

    http://www.stampaclandestina.it/?page_id=116&ricerca=30