Frequenta l’Accademia militare e partecipa alla Grande guerra. Nel 1917 è promosso capitano
e ottiene la Croce di guerra e una medaglia di bronzo al valor militare. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale ricopre il grado di tenente colonnello e partecipa alle campagne
di Francia, Albania e Grecia. Dopo l’8 settembre aderisce al movimento di Resistenza e, nel gennaio 1944, entra a far parte del Comitato mili- tare provinciale spezzino, in rappresentanza del Partito socialista. Data la sua notevole esperienza militare, nella primavera del 1944 il Cln spezzino gli affida il compito di organizzare e coordinare le formazioni operanti nella zona. Nel luglio 1944 assume il comando della neo costituita 1° Divisione Liguria. Assertore di una rigida disciplina di tipo militare, dotato di grande autorevolezza e di una notevole capacità organizzativa e strategica, grazie anche all’esperienza maturata in Africa durante la sua permanenza nel Corpo di truppe coloniali al comando delle formazioni delle truppe cammellate, il 25 agosto 1944 è nominato comandante della IV Zona Operativa Liguria. In quella veste affronta i rovinosi rastrellamenti che colpiscono le forze della Resistenza da ottobre a gennaio, riuscendo a trasfondere nuove energie e nuovi entusiasmi tra le file partigiane. Il 25 aprile, dopo aver aperto la strada agli Alleati che inseguono tedeschi e fascisti in rotta verso i valichi appenninici, confluisce con le sue formazioni a La Spezia. Dopo la guerra riceve la Bronze Star dal comando americano ed è nominato generale di brigata; gli viene anche affidato l’incarico di comandante del presidio militare di La Spezia. La sua Relazione sull’attività svolta dai reparti della IV Zona, dal luglio 1944 al 25 aprile 1945, è un
documento di fondamentale importanza per la ricostruzione degli eventi bellici svoltisi nella provincia spezzina durante la Resistenza.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.188