I laghetti denominati Bozi di Saudino sono zone umide di origine artificiale derivanti da ex cave di argilla e ghiaia allagate dall’acqua di falda e rientrano oggi nei confini del Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra-Vara.
Risulta dagli archivi storici che i primi interventi di estrazione di argilla eseguiti in questa località risalgono intorno alla metà dell’Ottocento.
Le cave servivano per rifornire le due importanti fornaci site a Silea e a Fondamento (Fornace dei Fratelli Saudino). Le escavazioni lungo la sponda del fiume Magra cessarono a metà degli anni settanta del scorso secolo a causa dell’esaurimento di zone estrattive idonee.