Forte San Giuliano di Genova

  • Storia

    Il Forte San Giuliano è un forte posto sulla costa nel quartiere genovese di Albaro, tra Punta Vagno ed il piccolo promontorio di San Giuliano, a poca distanza dall'omonima abbazia. Con la Batteria del Vagno formava un fronte di protezione della costa a levante di Genova contro eventuali sbarchi nemici o bombardamenti navali. Forte San Giuliano si affaccia oggi su corso Italia, ma prima della costruzione della strada litoranea, iniziata nel 1908, la costa di Genova tra la Foce e San Giuliano consisteva in ripide scogliere a picco sul mare, raggiungibili solo attraverso strette crêuze che dall'attuale via Albaro scendevano verso il mare.

    Dopo l'8 settembre 1943, la batteria ed il forte vennero requisiti dalla Wehrmacht e dall'esercito della RSI e vi fu stabilita una prigione per gli antifascisti ed i partigiani, dove venivano condotti interrogatori ed inflitte torture ai prigionieri.

    Nel 1944, sulla piazzola della batteria avvennero più episodi di fucilazione di partigiani:
    Il 3 marzo, all'alba, Giacomo Buranello, comandante dei GAP genovesi, fu fucilato dopo essere stato torturato per 24 ore; 
    Il 23 maggio venne fucilato Giovanni Battista Torre, furiere della Marina Militare italiana e partigiano combattente;
     Il 29 luglio vennero fucilati altri cinque partigiani; prima dell'esecuzione chiesero di essere fucilati al petto invece che alla schiena, ma la loro richiesta non venne accolta.
    Nel dopoguerra la batteria venne smantellata creando al suo posto un vasto piazzale. Il forte nel 1948 fu assegnato alla Legione Carabinieri Liguria ed il piazzale della ex batteria fu utilizzato come deposito dei mezzi di servizio. Dopo un periodo di abbandono dovuto ai lavori di ristrutturazione ed adeguamento il forte dal 13 maggio 1995 è divenuto sede del Comando Provinciale Carabinieri di Genova, motivo per cui il complesso non è oggi visitabile.

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