Si tratta di una delle più importanti ed antiche basi della Marina Militare Italiana. A La Spezia ha anche sede il Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell'Alto Tirreno, che è una Base Navale Principale. Essa comprende il Comando Servizi Base, la Stazione elicotteri di Luni, il raggruppamento subacquei ed incursori, gli Enti del Supporto logistico navale, il Centro addestramento e Reclutamento, il Comando Zona Fari ed in particolare l'Arsenale Militare Marittimo.
Nei pressi dell'Arsenale è situato anche il Museo Tecnico Navale, che comprende più di 6.500 cimeli, 2.500 medaglie, oltre 150 modelli di navi, 2.000 documenti e più di 5.000 volumi tecnici e storici.
In questo Arsenale vengono svolti tutti i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione delle navi della Marina Militare Italiana e della nave scuola Amerigo Vespucci.
L'Arsenale di La Spezia dà lavoro sia a personale militare che civile, per un totale di circa 2.100 persone di cui 200 militari e 1.900 tra impiegati ed operai. Lo stabilimento è diretto da un Ammiraglio Ispettore del Genio o delle Armi Navali della Marina Militare.
Si sviluppa su 85 ettari di superficie totale. Ci sono 18 ettari di superficie coperta, 6 bacini di carenaggio e muratura, 2 bacini di carenaggio galleggianti, 2.600 metri di banchine e 13.000 metri di rete stradale.
L'Arsenale di La Spezia nacque con l'obiettivo di costruire Navi Militari. Attualmente però l'attività principale è quella della manutenzione e dell'ammodernamento delle Unità Navali.
La storia dell'Arsenale:
è stato Bonaparte, all'inizio del 1800, quando La Spezia era solo un piccolo borgo di circa 3.000 persone sotto l'impero napoleonico, a considerare l'importanza che avrebbe potuto avere il Golfo di La Spezia. Della sua idea di costruire un grande Arsenale si arrivò solo al progetto, e non alla costruzione, a causa delle sconfitte subite nel frattempo a Lipsia e Waterloo.
L'idea di Napoleone fu messa in pratica però successivamente da Camillo Benso Conte di Cavour, che ricopriva l'incarico di Presidente del Consiglio e Ministro della Marina.
Con la Legge Istitutiva n. 2257 del luglio 1857, emessa da Vittorio Emanuele II (il documento recita: re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme, Duca di Savoia e di Genova, ecc., Principe di Piemonte, ecc. ... la Marina Militare verrà trasferita nel Golfo di La Spezia ... sarà costruito nel seno del Varignano un Arsenale militare marittimo ...), venne stabilito di creare l'Arsenale di La Spezia.
Così, sempre nel 1857, la Marina Militare si spostò da Genova a La Spezia e si stanziò il finanziamento per la costruzione dell'Arsenale.
I lavori iniziarono nel 1861, su progetto del Maggiore del Genio Militare Domenico Chiodo, modificando quello di Napoleone. L'inaugurazione avvenne, con una cerimonia, il 28 agosto 1869 alla presenza delle autorità civili e militari e di centinaia di persone. Si attese il colpo di cannone di mezzogiorno e poi il Generale Domenico Chiodo dette il segnale per la demolizione dell'argine artificiale, che era stato posizionato all'imboccatura della Darsena. Circa 600.000 metri cubi di acqua defluirono tra gli applausi della folla.
I lavori proseguirono anche negli anni seguenti, fino al 1900 circa, apportando vari ampliamenti.
Grazie all'Arsenale si crearono nuovi posti di lavoro e La Spezia si sviluppò sia economicamente, sia demograficamente raggiungendo i 31.500 abitanti nel 1881, 60.000 nel 1901 e 123.000 nel 1940.
Il compito principale dell'Arsenale fu quello di costruire unità navali per la Marina Militare.
Tra il 1871 e il 1923 furono varate 8 corazzate, 6 incrociatori, 2 torpediniere, 2 cannoniere, 9 sommergibili e numerose altre navi minori in appoggio a queste.
L'Arsenale era in grado di costruire gli scafi, ed anche i macchinari, le armi e le apparecchiature necessarie sia alla propulsione che ai sistemi di combattimento.
Nel luglio del 1931 nel piazzale dell'Arsenale fu sistemato un apparecchio ricevente; erano infatti i primi tempi degli esperimenti sull'utilizzo delle onde corte nelle comunicazioni radio. Un radiofaro venne invece posizionato sulle colline di Sestri Levante. Tutto questo sarebbe servito per radioguidare le navi nell'entrata in porto con condizioni meteo non favorevoli.
Nel frattempo la Nave Elettra, utilizzata da Guglielmo Marconi, era già stata attrezzata presso questo Arsenale sia con l'installazione di radio trasmittenti e riceventi, sia con gli alberi ... ma per le antenne, anziché per le vele!
Successivamente, grazie ai brevetti concessi da Marconi, proprio presso l'Arsenale di La Spezia nacquero le prime officine di costruzione radio e le scuole per l'addestramento del personale.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa della sua importanza strategica, l'intera struttura subì numerosi e violenti bombardamenti con gravissimi danni. Conseguentemente, negli anni che vanno dal 1945 al 1950, si dovette procedere alla ricostruzione degli edifici e delle attrezzature.
Attualmente il suo prestigio è diminuito, ciò è dovuto principalmente all'impossibilità di mantenere una certa riservatezza a causa della sua posizione nel Golfo (è visibile dalle case adiacenti ed anche dalle colline che lo circondano), ed anche per il fatto che non vengono più costruite le navi. Alcuni lavori vengono inoltre dati in appalto.
Si svolge però una ottima attività di manutenzione, ed a volte quella di trasformazione, il tutto finalizzato al mantenimento in efficienza delle Unità Navali dell'Alto Tirreno. E' per questo motivo che l'Arsenale ha ultimamente subito dei cambiamenti per essere adattato ai nuovi scopi. Tra queste modifiche ad esempio c'è la trasformazione della zona scali, dove avvenivano i vari delle navi, in una moderna banchina per la Base Navale.
http://www.ammiraglia88.it/sezione_normale/pagine_sito/arsLaSpezia.html