Ex militare dislocato nei pressi dell’ospedale genovese di San Martino, all’8 settembre 1943, per evitare di essere catturato, sfolla con la famiglia a Molini di Fraconalto (AL) ove con i fratelli si distingue per l’opera di assistenza ai giovani che vogliono raggiungere le prime bande partigiane del monte Tobbio.
L’8 maggio 1944 organizza la Banda Italo Russa di Sabotaggio - BIRS - formata da partigiani italiani ed ex prigionieri russi, che opera in contatto con il Cln occupandosi principalmente di
colpire la rete ferroviaria e stradale, ponti e linee telefoniche e telegrafiche. Il 12 agosto la formazione viene ufficialmente riconosciuta dal Cln di Alessandria e prende il nome, per motivi organizzativi, di 4° distaccamento d’assalto Garibaldi. Il 30 agosto ottiene l’incarico di intendente del distaccamento, divenuto nel frattempo 79° brigata d’assalto Garibaldi Mazzarello, in seguito incorporata nella divisione Doria (poi Ligure-alessandrina). A metà ottobre, dopo aver ricoperto il ruolo di commissario politico provvisorio, assume il comando del distaccamento Garibaldi Fratelli Cassano ottenendo dal Comando divisionale di rimanere ad operare nella zona di Molini ed in alta val Lemme. Successivamente è promosso comandante del battaglione Pio che dopo l’inverno diventa brigata alle dipendenze della divisione Mingo. L’11 marzo 1945 partecipa all’attacco della caserma delle Brigate Nere di Ronco Scrivia (GE) e il 23 aprile tratta la resa del presidio tedesco di Voltaggio. Prende parte inoltre alla liberazione di Genova, stabilendo la sede del Comando militare all’hotel Centro di Sampierdarena. Ha pubblicato il volume Vento del Tobbio.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, pp.191-192