Dopo l’8 settembre è uno dei principali organizzatori della Resistenza in III Zona (poi VI Zona), insieme al fratello Ottavio, Franco Antolini (Furbini) e Athos Bugliani (Lucio).
In seguito al rastrellamento della Benedicta, si distingue nell’azione di aiuto ed orientamento dei sopravvissuti e degli sbandati.
Alla fine del maggio 1944 è componente del comando della Delegazione brigate Garibaldi in qualità di ispettore per la VI Zona e successivamente viene nominato vice commissario del Comando. In tale veste partecipa alla riunione organizzativa del 23 settembre 1944 tra i comandanti ed i commissari delle varie formazioni. Il 28 ottobre prende parte all’incontro per stabilire i confini delle zone di competenza
rispettivamente della divisione Ligure-Alessandrina e della 7ª divisione Alessandria.
A dicembre, durante il rastrellamento nemico, si trova con Anton Ukmar (Miro) a Capannette di Pei (PC); da lì, seguendo la direttrice Cosola-Daglio-Cartasegna, torna a Carrega Ligure (AL), ove aveva sede il Comando
della VI Zona, per riprendere i contatti con le formazioni guidate da Aldo Gastaldi (Bisagno). Il 7 marzo 1945 è tra i presenti alla riunione di Fascia (GE), ove viene presa la decisione di scindere la 3° divisione Cichero, creando la nuova 4° divisione Pinan-Cichero.
Il 24 aprile guida la vettura che conduce il maggiore Basil Davidson, figura di spicco delle missioni
alleate, da Torriglia alla sede del Cln ligure nel quartiere genovese di San Nicola.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.192