Perseguitato politico per la sua appartenenza al Partito socialista e per la sua attività antifascista, entra in cospirazione operando a contatto con gli esponenti liguri del Partito socialista. Nel settembre 1944 entra a far parte dell’Ufficio servizi, addetto agli acquisti, del Comando Unico Militare Regionale Ligure - Cumrl, agli ordini dell’Intendente generale Lino Patri (Trossi). Il 18 dicembre 1944 viene arrestato dalla polizia fascista, condotto in questura e poi associato alle carceri genovesi di Marassi. Rinchiuso nella IV Sezione controllata dalle SS viene sottoposto a pesanti interrogatori riuscendo, peraltro, a non tradire l’organizzazione di appartenenza. Sarà liberato dai partigiani il 24 aprile 1945.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.193