Fronte della Gioventù (Fdg)

  • Storia

    Movimento politico a carattere unitario, sorto dopo l’8 settembre, che si propone come forza di aggregazione giovanile con la pregiudiziale della lotta antifascista e della liberazione nazionale. La data della sua istituzione formale risale al gennaio 1944 quando a Milano, nel convento di San Carlo al Corso, esponenti dei movimenti giovanili antifascisti, fra i quali Eugenio Curiel, Gillo Pontecorvo, Dino Del Bo e Alberto Grandi, definiscono i principi fondamentali del Fdg, tra cui la pariteticità, l’indipendenza dai partiti e il riferimento ideale al Cln. Da questo momento la rete del Fronte si allarga progressivamente e l’attività cospirativa e propagandistica si sviluppa in tutto il nord del Paese, nonostante l’occupazione militare germanica e la presenza delle forze della Rsi. A Genova il Fdg agisce già dall’ottobre 1943 per opera di un gruppo di studenti socialisti, comunisti, democristiani e indipendenti, tra cui Giordano Bruschi, Bruno Bertini e Giovanni Barisone, dell’istituto tecnico Vittorio Emanuele II. Nel mese di novembre il gruppo è attivo nell’opera di distribuzione di volantini che esortano i giovani a non rispondere ai bandi di arruolamento di Graziani. Successivamente l’attività del Fdg si sviluppa in azioni di appoggio agli scioperi, alla pubblicazione di giornali di classe di intonazione antifascista, per culminare nelle azioni armate e nei sabotaggi realizzati in contatto con i Gap. A La Spezia, organizzato da Arrigo Diodati (Franco) e proseguito da Filippo Borrini, il Fronte si impegna, oltre che nell’opera di propaganda e proselitismo, nell’appoggio ai Gap e mettendo a disposizione del movimento armato i propri quadri, con funzioni di staffetta e raccordo tra città e montagna. A Savona il Fdg viene costituito da due giovani operai della Scarpa & Magnano, Francesco Vigliecca (Kamo) e Stefano Peluffo (Penna) e dallo studente Giuseppe Noberasco (Gustavo o Libro). Una vasta operazione della Gestapo, sviluppatasi nel savonese tra gennaio e marzo 1944, porta all’arresto di numerosi componenti del Cln e del movimento clandestino. Il Fdg che non è stato implicato negli arresti e conserva le proprie forze, si assume il compito di gestire, per un certo periodo, l’attività clandestina, aumentando anche i propri quadri grazie ad una buona opera di reclutamento in tutta la provincia di Savona. A Imperia l’organizzazione del Fronte della gioventù è avviata da Giuseppe Garibaldi (Biondi) e da Ottavio Siri (Mario) che attuano le prime direttive nazionali in base alle disposizioni dell’Ispettorato generale per la Liguria. In tutta l’Italia occupata sono numerosi i dirigenti del Fdg che raggiungono le formazioni partigiane, mentre altrettanto rilevante è il contributo del Fronte alla costituzione delle Sap. Nelle giornate dell’aprile 1945, squadre del Fdg, inquadrate nelle formazioni del Cvl, partecipano attivamente alla liberazione di molte città del Nord.


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