Militante repubblicano e antifascista, negli anni Venti trasforma la sua abitazione genovese in un centro di assistenza e aiuto per i perseguitati dal regime. Dopo l’armistizio si impegna nella ricostruzione del Partito repubblicano in Liguria. Quando, nel giugno 1944, il Pri entra ufficialmente nel Cln Liguria, ne diventa il rappresentante, partecipando alle riunioni del Comitato finanziario, in alternanza con il compagno Luigi Olivari. Alcune riunioni del Comitato regionale vengono ospitate nella sua abitazione di salita del Monte. La sua attività clandestina viene scoperta all’inizio del 1945, ma egli, sottrattosi all’arresto, continua ad essere operativo, partecipando nella notte tra il 23 e 24 aprile alla seduta del Cln Liguria nel corso della quale viene deciso l’inizio dell’insurrezione cittadina. Nel dopoguerra è consigliere nazionale dell’Anpi.