Nato nel quartiere genovese di Sampierdarena da una famiglia cattolica antifascista, terminati gli studi diventa un apprezzato impiegato del Credito Italiano di Sampierdarena ed attivo socio della Società Cattolica San Maurizio e della Conferenza di San Vincenzo, specializzandosi negli studi dei problemi sociali alla luce della religione cristiana e diffondendone i principi. All'uccisione di due fascisti delle Brigate Nere fa seguito una rappresaglia il 7 agosto 1944 che lo sorprende, assieme ad altri, a Campomorone. Due brigatisti neri armati gli chiedono i documenti e lo riconoscono per l'attività di propaganda cattolica: una scarica di pallottole alla nuca lo fa cadere sul colpo.
Fonte: articolo de "Il Corriere della Sera" di Genova del 22/06/1945, presente in forma trascritta nel Fondo DV, Busta 2, Fascicolo n.2 "Eccidi dei partigiani - Campomorone" conservato presso l'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea - ILSREC - di Genova.