Appassionato dell'arte e della storia di Roma, iniziò dal 1920 a pubblicare le sue ricerche intervenendo anche sulla stampa riguardo ai problemi dei musei. Nel 1923 fondò la rivista «Roma» e diede avvio alla fortunata collana di brevi monografie «Le chiese di Roma illustrate». Nel 1925 fondò l'Istituto di studi romani, del quale fu inizialmente direttore e segretario generale – coinvolgendo nella presidenza, nell'ordine, Pietro Fedele, Luigi Federzoni e Vittorio Scialoja – e dal 1933 presidente. Nell'ambito dell'Istituto avviò numerose iniziative, il bollettino periodico di «Bibliografia romana» (dal 1926) e un grande schedario di spogli bibliografici nello stesso ambito, i Corsi superiori di studi romani e numerosi convegni e mostre, fino a una monumentale Storia di Roma rimasta interrotta. Collaborò dal 1921 con la Soprintendenza alle belle arti per l'inventario delle opere d'arte conservate nelle chiese di Roma e fu socio della Società romana di storia patria dal 1927 e membro della Deputazione dal 1936, socio dell'Accademia di San Luca, membro della Giunta centrale per gli studi storici e della Commissione pontificia per l'arte sacra. Nel 1942 ottenne all'Università di Roma la libera docenza in Metodologia e tecnica della bibliografia e della documentazione. Fu insignito della medaglia d'oro di benemerito della cultura del Ministero dell'educazione nazionale. |