Maresciallo dei Carabinieri di Chiavari (GE) durante la Repubblica Sociale Italiana.
Nel Fondo "Giannecchini-Toscano", busta 5, fascicolo 5 conservato presso l'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e l'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova, è disponibile ampia documentazione relativa al processo delle Corti d'Assise Straordinarie di Lucca e Genova che, nel dopoguerra, hanno condannato due ex-militari (Mario Recusani e Felice Ferrarese) della Divisione Rsi Alpina "Monterosa" per numerosi crimini tra i quali il violento pestaggio dello stesso maresciallo Galli. I seguenti dettagli sono tratti dalla dichiarazione del Galli al comando di Polizia di Chiavari il 14/05/1945.
Il 07/10/1944 Galli viene arrestato in quanto ritenuto favoreggiatore dei partigiani e complice della diserzione di 54 Alpini presumibilmente del Battaglione "Morbegno". L'ordine di arresto di Galli viene appunto emesso dai capitani Ferrarese e Recusani, appartenenti al Battaglione "Morbegno" della "Monterosa". I due procedono a percuoterlo e seviziarlo e provocano, oltre a varie lacerazioni, lesioni gravi al labbro superiore, perdita di sangue dall'interno dell'orecchio sinistro con diminuzione dell'udito, chiusura completa dell'occho destro per il gonfiore dell'ematoma e vaste ecchimosi sulle guance. Galli viene anche derubato degli indumenti e di alcuni viveri contenuti in una sua valigia ed infine denuncia i due per essere stati autori e mandatari dell'arresto del patriota Giuseppe Toso e del maresciallo dei Carabinieri Reali Arnaldo Emili, comandante fino al 01/05/1944 della stazione dei Carabinieri di Varese Ligure (SP); entrambi sono stati fucilati per rappresaglia nel cimitero di Chiavari il 30/09 e il 31/10 del medesimo anno.