Renitente alla leva, nell’agosto del 1943 si rifugia a Cichero e nel mese di settembre entra a far parte del gruppo partigiano comandato da Aldo Gastaldi (Bisagno) e Giovanni Battista Canepa (Marzo). Con l’ingrossarsi delle fila partigiane si sposta con Aurelio Ferrando (Scrivia) nella zona di Pannesi, ricoprendo il ruolo di staffetta. Partecipa all’attacco al municipio di Ferriere di Lumarzo, insieme a Bisagno e Scrivia, che porta alla cattura di Decio, il braccio destro di Vito Spiotta, e all’azione di sabotaggio della galleria di Boasi. Membro del distaccamento Peter attivo in val Borbera, il 24 agosto 1944 prende parte alla battaglia di Pertuso. Dopo il rastrellamento di dicembre si sposta in valle Aveto, prendendo contatto con il distaccamento mortaisti della divisione Cichero e organizzando un gruppo di civili nel paese di Mezzanego a supporto delle formazioni partigiane. Il 24 aprile scende a Bargagli e partecipa alla liberazione di Genova. Dopo il 25 aprile entra a far parte della polizia partigiana, operante al fianco della polizia alleata.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari, Genova, 2008
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