Nominato Commissario prefettizio di Campomorone nel settembre 1943, rifiuta la collaborazione con i tedeschi e non obbedisce agli ordini di compilare le liste di reclutamento agricoltori da inviare in Germania, oltre a non ricercare i militari renitenti. Inoltre è fin da subito tra i fondatori del Cln di Campomorone. Dopo i rastrellamenti della Benedicta e di Passo Mezzano, nell'aprile 1944 dispone ed esegue personalmente l'opera di recupero e trasporto delle salme dei partigiani fucilati, segnando così la sua condanna. Gli viene consigliato di mettersi in salvo ma egli non abbandona il suo posto. Viene fucilato dalle Brigate Nere a Campomorone il 08/08/1944 assieme ad altri (Noli Felicita Agostina, Manzoni o Manzone Mario, Rolando Carlo, Gaggero Aldo Antonio, Pestalozza Carlo) a seguito dell'uccisione di due brigatisti neri.
Fonte: Fondo DV, Busta 2, Fascicolo n.2 "Eccidi dei partigiani - Campomorone" conservato presso l'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea - ILSREC - di Genova.