Studente universitario, nel 1933 entra in contatto con l’organizzazione clandestina comunista di Genova dove era emigrato giovanissimo. Svolge attività antifascista con Dickens Tanini, lo scultore Adolfo Lucarini, Angelo Firpo e altri.
Allo scoppio della guerra nel 1940 viene richiamato alle armi in Marina. Nel 1942 è destinato a Genova presso il Comando dragamine, costituisce una cellula ed entra in contatto col gruppo di studenti guidato da Giacomo Buranello (Pietro) e Walter Fillak (Gennaio, Martin). Intrattiene anche rapporti clandestini con Antonio Zolesio (Umberto Parodi) e col gruppo di Chiavari che fa capo ai fratelli Matteotti. Arrestato nell’ottobre 1942 e rinchiuso nel carcere di Migliarino, è poi trasferito a Roma a Regina Coeli a disposizione del Tribunale speciale.
Alla caduta del fascismo viene liberato e, dopo l’8 settembre 1943, entra nelle bande partigiane unendosi alla formazione Giustizia e Libertà di Zolesio. Catturato il 6 marzo 1945 è rinchiuso, prima alla Casa dello studente e poi nel carcere genovese di Marassi, a disposizione dei tedeschi. Sarà liberato nella notte tra il 23 e il 24 aprile.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.213