Luogo di nascita: Borgonovo Ligure, Mezzanego (GE)
Luogo di morte: Monte Rondanara, Favale di Malvaro (GE)
Marinaio presso il Comando marina di La Spezia, aderisce alla Resistenza e, nel marzo 1944, raggiunge la zona di Cichero ove si unisce ai partigiani. Dopo aver svolto compiti di staffetta, ben presto diviene comandante di distaccamento, partecipando allo scontro di Allegrezze del 26 agosto 1944, azione per la quale riceve un encomio solenne da parte del comando della 3ª divisione Cichero. Il 21 settembre, insieme ad Eugenio Sannia (Banfi), porta a termine un’importante azione di sabotaggio contro reparti germanici e fascisti, facendo brillare le mine posizionate dai tedeschi presso i due ponti che da Borgonovo di Mezzanego conducono l’uno in valle Aveto e l’altro a Santa Maria del Taro. Promosso il 31 ottobre vicecomandante della brigata Berto, un mese più tardi, mentre con Giacomo Croce (Cinelli) stava dirigendosi al comando brigata nell’imminenza di un rastrellamento, incappa in una colonna nemica, venendo ferito ad una gamba a Costa di Arena nei pressi di Favale di Malvaro. Benché agonizzante viene sottoposto a maltrattamenti sino alla morte: il suo corpo straziato è rinvenuto alcuni giorni dopo alle falde del monte Magliaro. Medaglia d’oro al valore militare.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2021