Partigiana sapista, arrestata il 15/03/1945, è una delle cinque vittime dell'eccidio di via Rocca dei Corvi, avvenuto a Fegino, Genova, tra il 22 e il 25 marzo1945. Le vittime periscono in seguito alle torture subite.
A fronte del progressivo incedere degli alleati su tutti i fronti, nella primavera del 1945 si intensifica anche l’attività partigiana e in particolar modo quella delle formazioni operanti in città. Corrispondono da parte nazifascista numerosi atti di violenza gratuita a danni di patrioti prigionieri ma anche di civili inermi.
Le cinque vittime sono rastrellate in diversi momenti e condotte presso una costruzione adibita a comando tedesco sita in località Barabini di Teglia in val Polcevera.
Tutti i patrioti sono torturati e uccisi probabilmente tra il 23 e il 25 marzo. I corpi, sepolti in località Rocca dei Corvi, vengono ritrovati solo al termine delle ostilità il 28 aprile 1945.