Nel Fondo FG, secondo versamento, busta 2, fascicolo "IV zona. Documenti fascisti (Prefettura e Gnr di La Spezia)" è reperibile un comunicato di resa inviato al Comando della Guardia Nazionale Repubblicana di La Spezia. Nel documento dattiloscritto datato 5/2/45, redatto da Gino Galli con destinatario il Comando della Guardia Nazionale Repubblicana spezzina, si legge testualmente: "O accettato la resa perchè impossibile diffendersi perchè trovavansi nella casa donne bambini e vecchi più due feritti gravi Battistini Raeli e pure io mi trovavo ferito alla mano destra e dalla gamba destra ci trattano molto bene. Il mottivo della nostra cattura è statto esclusivamente per il cambio di ostaggi. Non siano fatte rapresalie perchè ricadrebbe su di noi la punizione". Nel medesimo foglio vi è un documento quasi identico, ma con alcune frasi aggiunte, firmato sempre dal signor Gino Galli: "Vi esorto caldamente a non fare nessuna rapresalia. Noi se ne sconterebbe il castigho. Siamo 12 e tutti padri di familia che non acondiscendendo a ciò sarebbero 12 mamme sul lastrico. Attendiamo con ansia la vostra benevola risposta". Segue un altro documento redatto dal Comando provinciale spezzino del Gnr 33° Brigata Nera, in cui si legge testualmente: "Basta!! Nelle ore serali del 29 ottobre sono stati perpetrati diversi assassinii di fascisti e di soldati italiani. Sono questi gli ultimi atti terroristici di una interminabile serie di delitti. E' l'ora di imporre un "BASTA" a tanta infamia. D'ora innanzi per ogni delitto la rappresaglia sarà inesorabile. Questa mane 1° novembre alle ore 12 in località Flag (Migliarina) ed in località Ponte Villa Paganini (La Scorza) vengono passati per le armi 10 fuorilegge. La Spezia 1/X1/XXIII°". Sul foglio vi sono alcune parole manoscritte, mentre sul retro sempre a mano vi si legge la frase "Manifesto per la fucilazione di 10 compagni, comandante del plotone maresciallo brigata nera Piero A...(?), condannato a 15 anni e attualmente gestisce un garage a Milano".