Nei mesi successivi all’armistizio è tra i dirigenti della nascente organizzazione clandestina genovese, operando sia politicamente nelle file del Pli, sia militarmente. Quando, nel giugno 1944, si costituisce a Genova il Comando Sap Garibaldi, assume il comando delle Sap autonome, organizzate dal partito liberale. Il 16 febbraio 1945, in seguito all’istituzione da parte del Cln Liguria del →Comando Piazza, che prevede l’unificazione sotto un’unica direzione di tutte le Sap genovesi, Gostiza viene designato comandante del settore brigate autonome. Ai primi di aprile è vicecomandante del settore orientale, operante nelle zone di Sturla, Quarto, Quinto e Nervi. Passato al comando della brigata Crosa, nei giorni dell’insurrezione dispone i suoi nuclei nella zona di Nervi a presidio degli edifici e delle opere di pubblica utilità, concentrando anche alcuni reparti a S.Ilario alto per costituire un caposaldo in posizione dominante rispetto alle postazioni nemiche. Il 25 aprile partecipa alle trattative col tenente di vascello Weegen, comandante della batteria di monte Moro, per la resa del presidio: l’accordo prevede una tregua d’armi sino all’arrivo degli Alleati ai quali, il 28 aprile, si arrenderà il contingente germanico
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